Rilassamento: questo sconosciuto

La nostra vita quotidianamente scorre sempre più veloce e, questo, comporta un notevole innalzamento dello stato d’ansia e di angoscia che sono frutto delle continue scadenze che dobbiamo portare a termine: il lavoro, la famiglia, genitori anziani, la coppia.

In questo modo il tempo che possiamo dedicare a noi stessi, al rilassamento è sempre meno.

Ma cosa si intende per rilassamento? 

la definizione del dizionario italiano del corriere della sera indica che il rilassamento è:

“Allentamento della tensione muscolare o nervosa; estens. distensione, riposo, relax”

rilassamento

rilassamento

 

 

 

 

 

 

 

Un esercizio di compassione per se stessi

Trova una posizione in cui sei concentrato e vigile.

Ad esempio se sei seduto in una sedia, potresti chinarti leggermente in avanti, raddrizzare la schiena , rilassare le spalle e premere delicatamentei i piedi contro il pavimento.

Ora, porta l’attenzione della tua mente uno scarto di realtà che ti sta facendo soffrire.

Prenditi alcuni istanti per riflettere sulla natura di questo scarto e sugli effetti che sta avendo su di te, lasciando emergere i tuoi pensieri e le tue emozioni difficili.

sii presente

  • fermati
  • è tutto quello che hai da fare:fermati e basta
  • fermati per alcuni secondi e nota cosa ti sta dicendola tua mente. Nota le parole che sceglie la velocità e il volume con cui sta parlando
  • Sii curioso, questa storia è vecchia e nota o è qualcosa di nuovo, in quale tempo ti sta portando la tua mente: il passato, il presete o il futuro? quali giudizi sta esprimendo? Quali etichette sta usando?
  • cerca di non metterti a discutere con la tua mente e di non tentare di farla stare zitta: la provovheresti e basta
  • nota semplicemente la storia che ti sta raccontando
  • e nota con curiosità le diverse emozioni che emergono. cosa scopri? Colpa? Tristezza, rabbia, paura o imbarazzo? Rancore, disperazione, angoscia, furia o ansia?
  • Dai un nome a queste emozioni via via che emergono: questa è paura, oppure, questa è tristezza
  • presta attenzione come un bambino curioso, a cosa succede nel tuo corpo, dove senti di più queste emozioni? quale forma, dimensione o temperatura hanno queste emozioni? Quanti strati hanno? quantitipi di sensazioni diverse riesci a percepire al loro interno?

rilassamento guidato

apriti

  • ora respira, lentamente e profondamente, dentro il dolore 
  • fallo con atteggiamento gentile
  • infondi questo respiro di premura e partecipazione; vedilo come un atto di conforto e supporto
  • immagina il tuo respiro che scorre dentro e attorno al tuo dolore.
  • immagina che, in qualche modo magico, si apra un grande spazio dentro di te, capace di contenere ampiamente tutte quelle emozioni
  • lascia che siano così come sono e dagli tanto spazio, invece di spingerle via
  • e se noti una qualche resistenza nel tuo corpo, qualcosa che si irrigidisce, si contrae e si tende, respira anche in quella. Falle spazio
  • offri pace e spazio a tutto quello che emerge: ai tuoi pensieri, alle tue emozioni e alle tue resistenze.

Sii di conforto a te stesso

  • ora scegli una delle tue mani 
  • immagina che questa sia la mano di una persona molto gentile e amorevole
  • metti questa mano, lentamente e delicatamente, sulla qualsiasi parte del corpo che soffre di più
  • forse senti il dolore più nel petto o forse nella tua testa, nel collo o nello stomaco? dovunque il dolore è più intenso posa la tua mano lì e se hai perso sensebilità e non riesci ad individuare nessun tipo di punto preciso, allora appoggia semplicemnte la mano al centro del tuo torace.
  • lasciala posata li, leggera e gentile, sulla pelle o sui vestiti.
  • senti il calore che fluisce dal tuo palmo al tuo corpo
  • immagina il tuo corpo che si ammorbidisce attorno al dolore, che si allenta, che si fa tenero e che fa spazio.
  • reggi questo dolore con gentilezza. inenilo come se fosse un neonato che piange, un cucciolo che geme o una fragile oepra d’arte
  • infondi di calore e di premura questa azione gentile, come se stessi toccando qualcuno a cui vuoi bene.
  • lascia che dalle tue dita fluisca gentilezza
  • ora usa entrambe le mani. mettine una sul petto e una sullo stomaco e lasciale posare delicatamente. sostieni con delicatezza e gentilezza: ti stai connettendo con te stesso, ti stai prendendo cura di te stesso e ti stai dando conforto e supporto

Parla con gentilezza

  • ora puoi dire qualcosa di premuroso a te stesso, per esprimere interessamento o affetto
  • Puoi dire silenziosamente una parola come delicato o gentilezza per ricordarti della tua intezione
  • puoi dire, questo fa veramente male,o questo è difficile 
  • puoi dire: so che questo fa male, ma posso fare questa cosa
  • puoi dire anche un aforisma, un proverbio, un detto, purchè non sminuisca il tuo dolore
  • se hai avuto un insuccessoo hai fatto un errore, potresti ritenere opportuno ricordare a te stesso: si sono umano. come chiunque altro su questa terra, fallisco e commetto errori
  • potresti conoscere che questo fa parte dell’essere umani, ricorda a te stesso, con delicatezza e gentilezza, che questo è ciò che tutti gli esseri umani provano quando si trovano difronte ad uno scarto di realtà
  • il dolore ti dice qualcosa di molto importante: che sei vivo, che hai un cuore, che ti importa e che c’è uno scarto tra quello che vuoi e quello che hai. E questo è tutto ciò che provano gli esseri umani provano in queste circostanze. E’ brutto, fa male. e tu non lo vuoi e questo è qualcosa che hai in comune con ogni altro essere umano sul pianeta

°Esercizio preso da Russ Harris “se il mondo ti cade addosso” edizione Erikson.

 

L’esercizio proposto potete modificarlo a vostro piacimento, gli effetti principali che solitamente le persone riscontrano sono

  1. rilassamento muscolare
  2. rilassamento del muscolo cardiaco
  3. rilassamento mentale
  4. rilassamento muscolare progressivo
  5. rilassamento cutaneo
  6. rilassamento ansia

Nello specifico l’esercizio precedente ha lo scopo di farvi prendere contatto con la vostra parte compassionevole, ma non in senso svalutante del termine, bensì comprendere come voi non siate diversi da tutti gli altri esseri umani e di come tutti siamo connessi e al nostro corpo e, infine, come poter utilizzare il proprio corpo per porre attenzione gentile ai nostri organi.

Se l’esercizio vi è piaciuto e volete condividere le vostre esperienze, potete usare il box dei commenti, se invece volete approfondire potremo farlo in studio.

 

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